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Quando ti arrabbi sei sotto... "sequestro amigdalico"!

Fouzia Draoua • dic 07, 2023

"Emotional Hijack" è esattamente il nome dato dallo psicologo Daniele Goleman a quei istanti dove, improvvisamente, ci sentiamo in preda alle emozioni che prendendo il sopravvento, ci fanno perdere il controllo di noi stessi.

E' uno stato neurobiologico oggi chiarito e spiegato dalle neuroscienze, che ne illustrano oltre il meccanismo, le conseguenze, ma soprattutto ci aiutano a capire come poter mantenere il controllo sotto una forte pressione.

Sinteticamente, sotto uno situazione di forte stress emotivo, il commando passa, di default, al cervello istintivo che "neutralizza" il cervello razionale, bloccando temporaneamente la riflessione logica. In quel frangente, il cervello attiva la risposta di "fight or flight" (combatti o fuggi), che è una reazione istintiva per affrontare o sfuggire ad un pericolo. Questa risposta è stata fondamentale per la sopravvivenza umana nei tempi antichi quando i pericoli erano spesso immediati e fisici. C'era da agire, non da riflettere.

In termini fisiologici, il sistema nervoso simpatico si attiva, aumentando la frequenza cardiaca, dilatando le vie respiratorie e mobilizzando l'energia per consentire una risposta rapida. Allo stesso tempo, il cervello riorienta l'attenzione in modo da essere iper-vigile verso la possibile minaccia.

Sebbene oggi non ci siano più predatori, il nostro cervello conserva comunque il suo meccanismo di risposta immediata al pericolo, come una reazione innata. I pericoli hanno solo cambiato forma per il nostro cervello.

Tuttavia, c'è da dire che in assenza di predatori, non siamo tutti uguali di fronte ai pericoli e allo stress. Ci sono persone più soggette al "sequestro amigdalico" di altri.

La variabilità delle risposte individuali sta nella sfera soggettiva che porta, da un lato, a considerare che la percezione delle situazioni come più o meno "stressanti" è legata alla storia personale ma anche, dall'altro, a tenere conto degli apprendimenti dove le reazioni sono anche il risultato delle capacità di autocontrollo apprese (o meno).



Non siamo condannati, in effetti, ad essere sequestrati dall'amigdala; i percorsi di apprendimento di regolazione emotiva offrono uno spazio per l'autoconsapevolezza e l'apprendimento di strategie di gestione dello stress acuto.

Si, è possibile apprendere a controllare la risposta al pericolo e gestire le emozioni. La psicologia dello sport dedicata agli atleti di alto livello e la formazione specifica di chi, come lavoro, interviene in situazioni altamente stressanti (le forze speciali d'intervento), danno un ampia illustrazione di quanto sia possibile imparare l'auto controllo.

Fouzia Draoua

Psicologa Coach


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